
Finiti alla gogna con lo scandalo Marazzo, qualcuno lasciando pure la pelle, tornati prepotentemente sulle prime pagine della cronaca con lo scandalo Zaccai, i trans hanno il sacrosanto diritto alla redenzione.
Se il governo partorisce ogni giorno un decreto a tutela del nostro Signore che sta ad Arcore, propongo un "decreto interpretativo” a tutela dei transessuali oltre che la “Giornata nazionale dei Trans” rigorosamente annotata sul calendario come festività nazionale in virtù della rilevanza politica e mediatica dei personaggi che gli frequentano. Giornata in qui tutti gli uomini (parlamentari, imprenditori, calciatori, prelati) possono vestirsi liberamente da donna, senza farlo di nascosto indossando il reggiseno della moglie e senza correre il pericolo di essere ricattati. E’ doveroso concedere i Fori imperiali per la sfilata dei carri e allestire un palco all’ombra del Colosseo per l’esibizione dei “Manhattan Transfer”.
Ai margini della sfilata propongo degli stand con pietanze tipiche (fave e pecorino), ritrovi per le sniffate e presidi dove si possono eseguire ambulatorialmente liposuzioni alle maniglie dell’amore.
La ragazza (purtroppo) invisibile